Sezione • ATECO 2025
G|COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO
Descrizione
• attività editoriali e attività editoriali combinate con attività di stampa, cfr. sezione J
Questa sezione include il commercio all'ingrosso e al dettaglio cioè la vendita senza trasformazione, di ogni genere
di beni, nonché la fornitura di servizi accessori alla vendita di merci.
I beni sono oggetti fisici, risultato di un processo di produzione, per i quali esiste una domanda, sui quali possono
essere stabiliti diritti di proprietà e la cui proprietà può essere trasferita da un'unità all'altra attraverso transazioni sui
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mercati. Questa definizione è coerente con le definizioni e i concetti applicati nell'ambito della Bilancia dei
pagamenti, della G20 Digital Economy Task Force, dell'Handbook on Measuring Digital Trade, eccetera.
Il commercio all'ingrosso e al dettaglio costituiscono le fasi finali della catena di distribuzione delle merci. A tal
fine, vengono svolte attività ausiliarie (ancillari o accessorie) (cfr. linee guida introduttive NACE/ ATECO o linee
guida tecnico-metodologiche NACE/ ATECO), che includono una serie di operazioni (manipolazioni) abitualmente
associate al commercio, senza trasformazione delle merci. Tali operazioni comprendono, ad esempio la
suddivisione, il riordinamento e il raggruppamento di merci, la miscelazione o il mescolamento di merci (ad
esempio nel caso della sabbia), l'imbottigliamento (preceduto o meno dalla pulizia delle bottiglie), l'imballaggio, la
suddivisione di grosse partite di merci e il reimballaggio per la distribuzione in partite più piccole,
l'immagazzinaggio (con o senza congelamento o refrigerazione). Le attività appena menzionate, se non vengono
svolte come operazioni (manipolazioni) abitualmente associate al commercio, possono essere svolte come attività
principali, secondarie o ausiliarie (ancillari o accessorie) classificate in altre sezioni della classificazione NACE/
ATECO.
La distinzione tra il commercio all'ingrosso (divisione 46) e il commercio al dettaglio (divisione 47) si basa sulla
tipologia di clientela servita.
Il commercio all'ingrosso (senza trasformazione) consiste: nella rivendita di beni nuovi e usati (beni di seconda
mano) ceduti a dettaglianti; nel commercio tra imprese (business-to-business) che coinvolge ad esempio utenti
industriali, commerciali, istituzionali o professionali; nella rivendita ad altri grossisti. Consiste inoltre nelle attività
di coloro che agiscono come agenti o intermediari nell'acquisto di merci per la vendita a tali persone o società. Le
principali tipologie di imprese che svolgono tale attività sono i grossisti commerciali, cioè i grossisti che possiedono
i beni che vendono, ad esempio i commercianti all'ingrosso, i distributori industriali, gli esportatori, gli importatori e
le cooperative di acquisto, le concessionarie di vendita e gli uffici di vendita (ma non i negozi al dettaglio), gestiti da
unità manifatturiere o estrattive separate dagli impianti di produzione o estrazione, allo scopo di commercializzare i
loro prodotti e che non si limitano semplicemente ad accettare ordini da evadere tramite consegne dirette dagli
stabilimenti o dai siti minerari. Sono incluse in questa sezione anche le attività di intermediari di merci e materie
prime, commissionari, agenti, assemblatori e acquirenti.
Se il grossista non assume la proprietà dei beni commercializzati, deve essere classificato nel gruppo 46.1.
Se il grossista assume la proprietà dei beni, anche se agisce per nome e per conto terzi, deve essere classificato nei
gruppi 46.2, 46.3, 46.4, 46.5, 46.6, 46.7, 46.8, 46.9.
I grossisti spesso assemblano, selezionano e suddividono fisicamente le merci in lotti di grandi dimensioni,
suddividono i prodotti sfusi, reimballano la merce e la ridistribuiscono in partite più piccole, come avviene ad
esempio nel caso dei prodotti farmaceutici, o ancora, conservano, surgelano, consegnano e installano le merci, si
occupano della promozione delle vendite per i loro clienti e della progettazione delle etichettature.
Il commercio al dettaglio (senza trasformazione) riguarda beni nuovi e usati (beni di seconda mano) ceduti al
consumatore finale per il consumo o l'uso personale o domestico, indipendentemente dal canale di distribuzione
(canale di vendita) utilizzato: in negozi, grandi magazzini, bancarelle o mercati, per corrispondenza, tramite
venditori porta a porta, ambulanti, cooperative di consumatori, case d'asta, eccetera.
È inclusa la vendita di beni tramite showroom (dove i beni esposti possono essere acquistati), tramite punti vendita
temporanei (ad esempio negozi pop-up) e in negozi al dettaglio automatizzati.
È inclusa anche la vendita di beni tramite distributori automatici.
La maggior parte dei dettaglianti assume la proprietà delle merci che vende, ma alcuni agiscono come agenti per un
committente e vendono o in conto vendita o su commissione. Se il dettagliante non assume la proprietà della merce
che commercializza, deve essere classificato nel gruppo 47.9. Se il dettagliante assume la proprietà della merce,
anche se agisce per nome e per conto terzi, deve essere classificato nei gruppi 47.1, 47.2, 47.3, 47.4, 47.5, 47.6,
47.7, 47.8.
La classificazione NACE/ ATECO non prevede alcuna distinzione tra commercio al dettaglio in esercizi o negozi e
commercio al dettaglio online. La maggior parte delle attività di commercio al dettaglio si svolgono sia in negozio
sia online (oltre che tramite altri canali di distribuzione); è difficile distinguere quale dei due canali di distribuzione
(canale di vendita) prevale. La quota delle vendite online e in negozio può variare nel tempo, influenzando la
stabilità della classificazione. Il principale criterio di classificazione del commercio al dettaglio nella classificazione
NACE/ ATECO è quindi basato sulla tipologia di prodotti venduti e non sul canale di distribuzione o vendita
utilizzato.
Il commercio al dettaglio per corrispondenza o via Internet è classificato in base alla tipologia di beni venduti.
La distinzione tra commercio all'ingrosso e commercio al dettaglio non si basa sulla quantità di merci vendute,
poiché le vendite all'ingrosso potrebbero essere anche effettuate su base unitaria, così come le vendite al dettaglio
potrebbero essere effettuate su base massiva. La distinzione principale tra commercio all'ingrosso e commercio al
dettaglio si fonda invece sulla diversa tipologia di clientela servita. I clienti del commercio all'ingrosso sono
solitamente le imprese, mentre il commercio al dettaglio vende solitamente ai clienti finali, ad esempio le famiglie.
Se un commerciante vende indistintamente a clienti commerciali e clienti finali, ed è praticamente impossibile
distinguere la tipologia prevalente di clientela, si raccomanda di trattare l'unità come un dettagliante e quindi di
classificarla all'interno del commercio al dettaglio.
L'eventuale miscelazione di bevande da parte del produttore o di un contractor (appaltatore) è classificata come
attività manifatturiera (sezione C). Se effettuata come operazione (lavorazione) abituale associata al commercio, è
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considerata un'attività ausiliaria (ancillare o accessoria) al commercio e quindi classificata nella sezione G.
Questa sezione include anche le attività di commercio di transito che consistono nell'acquisto di merci, spostandole
da un territorio doganale a un altro. Il commercio di transito rappresenta una transazione triangolare in cui
l'operatore di transito effettua operazioni di esportazione e importazione tra due o più paesi diversi al di fuori del
proprio territorio economico. L'operatore di transito è proprietario della merce durante il trasporto, a differenza degli
intermediari che non assumono la proprietà della merce intermediata.
Questa sezione include anche le attività di servizi di intermediazione per il commercio al dettaglio specializzato e
non specializzato, cfr. 47.9.
Questa sezione include anche la vendita di alimenti e bevande tramite distributori automatici o punti vendita
automatizzati.
Le attività di associazioni cooperative che svolgono attività di commercializzazione sono classificate in base alla
loro attività prevalente all'interno della divisione 46.
Sono escluse le seguenti attività:
- commercio di energia elettrica, cfr. 35.15
- commercio di combustibili gassosi finalizzato alla fornitura di energia tramite reti di distribuzione, cfr. 35.23
- commercio di beni digitali, streaming e download di contenuti su piattaforme digitali, ad esempio e-book (libri
elettronici), audio, cfr. sezione J
- attività di rivendita di carte telefoniche prepagate e relativi servizi, cfr. 61.20
- riparazione di autoveicoli e motocicli, cfr. divisione 95
Sottocategorie (26)
10Produzione di prodotti alimentari11Produzione di bevande12Produzione di prodotti del tabacco13Fabbricazione di tessili14Fabbricazione di articoli di abbigliamento15Fabbricazione di pelli e cuoi e articoli in pelle e simili di altri materiali16(Produzione e lavorazione del legno e dei prodotti a base di legno e sughero, esclusi i mobili;17Fabbricazione di carta e di prodotti di carta18Stampa e riproduzione di supporti registrati19Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio20Fabbricazione di prodotti chimici21Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici22Fabbricazione di prodotti in gomma e in materie plastiche23Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi24Fabbricazione di metalli di base25Fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature26Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica27Fabbricazione di apparecchiature elettriche28Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a.29Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi30Fabbricazione di altri mezzi di trasporto31Fabbricazione di mobili32Altre attività manifatturiere33Riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature46Commercio all'ingrosso47Commercio al dettaglio
Informazioni
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